Roseto del Parco di San Giovanni, Trieste

venerdì 9, 16, 23  e  30 maggio 2025

«Non credo che essere riusciti a condurre un’azione come la nostra sia una vittoria definitiva. L’importante è un’altra cosa, è sapere ciò che si può fare. È quello che ho già detto mille volte: noi, nella nostra debolezza, in questa minoranza che siamo, non possiamo vincere.

È il potere che vince sempre; noi possiamo al massimo convincere. Nel momento in cui convinciamo, noi vinciamo, cioè determiniamo una situazione di trasformazione difficile da recuperare».

Così Franco Basaglia nel 1979 in “Conferenze brasiliane”.

Quasi cinquant’anni dopo ancora ci anima la convinzione che l’impossibile può diventare possibile, che i muri si possono abbattere, che i cancelli si possono aprire, che le utopie si possono coltivare, che un mondo nuovo si può non solo immaginare ma anche costruire, che il capitale di una comunità sono le persone. Ma altrettanto forte è la consapevolezza che nuovi muri si stanno alzando, nuovi cancelli sono stati chiusi, le utopie stanno finendo, le memorie stanno sbiadendo, la prepotenza resta impunita, la stagione dei diritti sembra andare esaurendosi.

Il potere che continua a vincere non è il potere di effettuare dei cambiamenti a cui pensava Martin Luther King, ma il potere che domina, sottomette, inganna, bullizza, annienta, distrugge. E c’è solo un antidoto per resistere in questo inferno. Anzi due per dirla con Italo Calvino: «Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

Dal 2001 la cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e l’Università di Trieste provano a dare spazio a ciò che non è inferno, ad appuntamenti che sono anche e in primo luogo incontri che promuovono e valorizzano la cooperazione al posto della competizione, il noi al posto dell’io, la diversità al posto dell’omologazione, ben sapendo, come ci ricorda Susan Sontag, che la liberazione delle persone, in particolar modo di quelle più escluse, implica un mutamento della natura del potere e di chi lo detiene.

Anche quest’anno ripartiamo da qui e vi aspettiamo!

Close up of a dog rose with bee, Rosa canina, with green leaves in summer.