Nel 1908 viene inaugurato a Trieste l’ospedale psichiatrico cittadino, situato all’interno del Parco di San Giovanni. Negli anni Settanta il Parco diventa un luogo di innovazione e cambiamento: a partire dall’azione di Franco Basaglia, l’istituzione manicomiale viene messa in discussione e poi superata, grazie al lavoro di Franco Rotelli e di tanti e tante operatrici della salute mentale. I confini del Parco vengono abbattuti e il Parco diventa parte della città. Qui vengono aperte le prime Cooperative Sociali per dare pieni diritti di cittadinanza agli ex degenti. Oggi San Giovanni è un Parco Culturale Evoluto, sede di una rete di imprenditoria sociale, attività assistenziali, creative, sanitarie, formative, istituzionali.
Il roseto del Parco di San Giovanni è stato inaugurato il 3 ottobre del 2009.
Fin dall’inizio ospitava quasi 5000 varietà di rose ed è stato realizzato con la collaborazione della nostra Cooperativa, grazie al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia finalizzato al recupero delle aree verdi del Comprensorio. Il Progettista del roseto, il Dr. Vladimir Vremec voleva realizzare un giardino contemporaneo, un roseto del 2010, e non un giardino tradizionalista. La collezione di rose presenta quindi il meglio della produzione corrente, ma anche del passato, anche con rose che non si trovano sul mercato.
L’idea era ed è quella di fare di questo roseto uno dei più significativi d’Italia.
A San Giovanni si possono ammirare rose dedicate a personaggi famosi e altre interessanti, oltre che per la loro bellezza, perchè ottenute in periodi storici importanti. Sono presenti molte varietà ottenute da ibridatori europei come inglesi, tedeschi, francesi, olandesi e altri ma anche americane e giapponesi. Molte sono le rose italiane difficili da reperire attualmente.
Nel roseto si fanno anche eventi, perchè la bellezza sia di tutti
Per chi vuole conoscere meglio le rose presenti nel roseto e la loro storia:
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